sicurezza studio travaglini
l'importanza della prevenzione

PREVENZIONE INFANTILE

la prevenzione infantile

L'infanzia è sicuramente il terreno più fertile per una corretta educazione sanitaria odontoiatrica. In queste fasce di età la prevenzione primaria è di particolare interesse; Essa consente:

  • 1. Di individuare precocemente o addirittura di prevenire processi cariosi;
  • 2. di intercettare quadri di crescita favorenti una occlusione dentaria futura;
  • 3. di individuare addirittura problemi orali legati a iniziali quadri di intolleranza alimentare;
  • 4. di educare ad una corretta alimentazione.
  • Sulla base di una identificazione attraverso il:

    Diagnodent

    che consente d identificare la carie con il laser in modo veloce ed indolore, lesioni iniziali, deineralizzazioni, modifiche dello smalto in modo minimamente invasivo, possiamo adottare tecniche di odontoiatria mininvasiva.

    Le tecnologie di ultima generazione consentono di bonificare la carie senza trapano, senza iniezione e senza danni alla parte alta del dente. Il Diagnodent riconisce la carie allo stadio primario.

    Il Rondoflex Plus agisce con tutta la sua forza per aprire con precisione le cavità, nel rispetto della sostanza sana del dente.

    Essi sono il cardine dell'odontoiatria mininvasiva (essa viene coadiuvata da strumentazione rotante a bassissima velocità che le nuove tecnologie mettono a disposizione).

    Parlare di Rondoflex solo come ausilio nella terapia minimamente invasiva per la bonifica della carie è certamente molto riduttivo. Il suo funzionamento è molto semplice: una quantità definita di particelle di polvere viene sollecitata ad elevata velocità in una corrente d'aria (air abrasion). Quando queste particelle entrano in contatto con la superficie del dente da trattare, la sostanza dentale cariata viene rimossa. Il lavoro resta però circoscritto alla zona da trattare per garantire la protezione della sostanza sana del dente.

    Terapia particolarmente indicata nei bambini e nei giovani in quanto non traumatizza il paziente sensibile.

    Ricapitolando gli usi del Rondoflex sono:

  • preparazione di cavità minimamente invasiva;
  • apertura ed ampliamento delle fessure occlusali o boccali;
  • eliminazione dallo smalto di macchie e forti pigmentazioni;
  • pulizia di ponti e corone;
  • pulizia di brackets ortodontici.
  • Tutto ciò rende il rondoflex un validissimo aiuto per una odontoiatria d'avanguardia.

    SIGILLATURE

    Per i bambini di 6 anni è in atto da alcuni decenni una particolare strategia difensiva. Consiste nel proteggere dalla carie i solchi dei molari permanenti che a questa eta stanno appena erompendo facendovi aderire una speciale resina, in modo da renderli inattaccabili dai germi. Questo metodo è la "sigillatura dei solchi masticatori", ha il compito di proteggere lo smalto di quelle zone nascoste e di difficile pulizia dove possono annidarsi prima residui alimentari e poi germi con la formazione di placca batterica e carie.

    Le sigillature sono indicate per tutti i bambini a rischio o non a rischio. La loro efficacia nel prevenire la carie è massima se vengono applicate nei due anni successivi all'eruzione e la loro integrità va controllata ogni 6-12 mesi. Nei bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e 17 anni, più dell'80% delle lesioni cariose si manifesta nelle irregolarità dello smalto situate sulla superficie masticante; il 74% dei solchi dei molari permanenti trattati con questa metodica preventiva si mantiene sano a distanza di 15 anni.

    Quindi i sigillanti possono bloccare la carie per un 70-80%. La sigillatura è particolarmente indicata per i primi molari permanenti. Questi elementi dentari infatti occupano una posizione piuttosto arretrata nel cavo orale del bambino e non risultano facilmente raggiugibili dalle setole dello spazzolino nei soggetti di 6-7 anni. L'efficacia delle sigillature nel prevenire la carie è massima se vengono applicate in tempi rapidi dopo l'eruzione. Il dente che è appena erotto non è ben mineralizzato ed è più facile che si possa cariare e questa situazione persiste per i primi due anni circa.

    FLUOROPROFILASSI

    E' un capitolo delicato in tema di prevenzione. Ricordiamo che essa va attuata considerando che vi sono acque ricche di ioni fluoro in molte zone d'italia, la cui popolazione presenta una bassissima incidenza di carie, egata ad uno smalto particolarmente resistente all'attacco acido dei batteri della placca. Questo non signfica rinunciare alla fluoroprofilassi, ma solo che si deve valutare la giusta dose da utilizzare in relazione alla quantità di ioni fluoro assunta con l'alimentazione e in particolare l'acqua.

    CONTENUTO IN FLUORO DELLE ACQUE MINERALI

    (Scarica il pdf)

    L'eccesso può causare una fluorosi dello smalto (discromie, quindi difetti di colore, difetti di sviluppo dello smalto) nel periodo di formazione; per evitarla basta escludere, per i bambini sotto i sei anni che si sottopongono a fluoroprofilassi, le acque che presentano un contenuto di fluoro maggiore di 0,7mg/l in climi caldi e 1.2 mg / l in climi freddi (in quanto il clima influisce sul consumo di acqua). Le acque più adatte sono quelle con fluoro intorno agli 0,3 mg/l (vedi etichetta). Detto ciò spieghiamo come si effettua la fluoroprofilassi. Essa consiste nel prevenire la carie attraverso l'uso del fluoro, minerale che favorisce la formazione dello smalto che diventa piu resistente all'attacco acido della placca batterica e che, una volta che il dente si è formato, lo protegge da essa. Lo smalto è la parte esterna del dente, è formato per il 96% da minerali e per il 4% da sostanze organiche ed acqua. La parte minerale è rappresentata da idrossiapatite, nella cui composizione entrano ioni idrogeno. La sua dissoluzione è chiamata demineralizzazione, la sua formazione remineralizzazione.

    In una bocca sana i due processi si bilanciano. Quando la demineralizzazione batte la remineralizzazione si producono cavità. Il fluoro previene la formazione di cavità favorendo la remineralizzazione.

    EFFETTI DEL FLUORO SULLA FORMAZIONE DELLO SMALTO

    Il fluoro aiuta nella prevenzione della carie perché, se assunto nella fase di formazione della struttura minerale dello smalto, rimpiazza gli ioni idrogeno con ioni fluoro,formando al posto dell'idrossiapatite, costituente normale dello smalto dei denti, la fluorapatite: essa è più resistente all'attacco acido demineralizzante della placca batterica. Il fluoro si può assumere dalla gravidanza fino ai 6 anni. La riduzione di incidenza della carie è dell'80% circa.

    Il dosaggio è: 1μg/die alla madre. Dallo svezzamento in poi, 0,05 μg/die per ogni Kg di peso corporeo possibilmente facendo sciogliere la compressa in bocca. Controllare sempre la quantità presente nell'acqua minerale bevuta, per evitare l'eccesso.

    Schema Posologico

     
    Acque con Contenuto di Ioni fluoro fino a 300μg/litro
    Acque con contenuto di fluoro tra 300 e 700μg/litro
    Acque con Contenuto superiore a 700μg/litro
    Bambini fino a 6 mesi
    Non somministrare
    Non Somministrare
    Non somministrare
    Bambini tra 6 mesi e tre anni
    Fino a 250μg al giorno
    Non Somministrare
    Non Somministrare
    Bambini tra 3 e 6 anni
    Fino a 500μg al giorno
    250 μg al giorno
    Non Somministrare
    Bambini oltre 6 anni
    Fino ad 1μg al giorno
    500μg al giorno
    Non Somministrare

    EFFETTI DEL FLUORO SUL DENTE GIA' FORMATO

    Sul dente formato esso favorisce la remineralizzazione dello smalto già leso dagli acidi dell placca e, importantissimo, inibisce il metabolismo dei batteri della placca. Riduce l'incidenza della carie del 25%. Può bastare l'uso di un dentifricio fluorato, purchè l'igiene orale non sia frettolosa, il dentifricio contenga il fluoro sotto forma di sale solubile e il suo tenore di fluoruro sodico sia sufficientemente elevato (0,50%).

    I dentifrici al fluoro sono reperibili in tre concentrazioni:

  • a bassa concentrazione (meno di 600ppb);
  • a concentrazione standard (1000ppb);
  • a concentrazione alta (1500ppb);
  • Dall'eta di 6 anni si possono usare dentifrici ad alta concentrazione in quanto i denti anteriori non sono più a rischio di opacità causate dall'ingestione di fluoro. Sotto i 6 anni, in condizioni di bassa cario-recettività va usato un dentifricio a bassa concentrazione di fluoro, in condizioni di alta cario-recettività una concentrazione media. Dopo i sei anni possono essere usati i colluttori che contengono almeno lo 0,05% (230 ppm) di fluoro. l'incidenza della carie si riduce del 50%. Altra possibilità è costituita dall'applicazione di gel contenenti fluoruri veicolati da macchinari per ionoforesi topica, che ne favoriscono l'assorbimento. La ionoforesi provoca il passaggio di ioni nei tessuti attraverso una differenza di potenziale elettrico che la accellera.

    RONDOFLEX PLUS

    rondoflex

    Caratteristiche

  • Lavoro "pulito" di sicura efficacia e soprattuto circoscritto alla zona da trattare per garantire la protezione della sostanza sana del dente.
  • Trattamento delicato, senza trapano, senza iniezione, senza rumore, senza vibrazioni e senza sgradevole sensazione in bocca: piacevole per i pazienti, soprattutto sensibili, bambini e giovani.
  • Massima flessibilità grazie all'attacco universale MULTIflex che ne permette l'impiego su riuniti diversi. E' sufficiente un "clic" e RONDOflex è subito pronto all'uso. Non occorrono apparecchi suplementari nè ulteriori collegamenti. Senza complicati montaggi.
  • Con spray supplementare.
  • 4 cannule comprese.
  • Indicazioni

  • Preparazione cavitaria minimamente invasiva
  • Apertura e ampliamento di fessure, occlusali o buccali
  • Eliminazione dallo smalto di macchie e forti pigmentazioni
  • Pulizia di corone, ponti, brackets e perni prima del fissaggio Eliminazione di resti di cemento da corone, ponti e brackets.
  • rondoflex

    Un azione di Gruppo

    L'insorgere della carie negli ultimi anni si è modificata. Sempre più spesso attacca il dente all'interno e non è visibile dall'esterno. Un chiaro caso per KaVo DIAGNOdent e RONDOflex plus. Contro questo team la carie non ha chance!

    Se DIAGNOdent riconosce la carie allo stadio primario, RONDOflex plus agisce con tutte le sue forze. Apre con precisione la cavità nel rispetto totale della sostanza sana del dente. KaVo RONDOflex plus e KaVo DIAGNOdent - Un team semplicemente perfetto.

    DIAGNODENT

    diagnosi laser
  • Individure la carie con il laser.
  • Con la sonda laser: esame facile, veloce e indolore.
  • Diagnosi precoce di alterazioni patologiche come ad esempio lesioni iniziali, demineralizzazioni, modifiche dello smalto e carie dei solchi.
  • Intervento tempestivo minimamente invasivo con il massimo rispetto della sostanza sana del dente.
  • Monitoraggio della carie: profilassi adeguata.
  • Funzionamento semplice.
  • percentuale di successo

    Prevenzione invece di Preparazione

  • Il paziente è diventato maggiormente consapevole de suo buon stato di salute e dell'importanza di mantenere sani i propri denti.
  • L'odontoiatra deve poter essere in grado di riconoscere la più minuscola lesione cariosa.
  • Una diagnosi tempestiva e completa permette di pianificare rapidamente la terapia adeguata.
  • Se è necessario procedere con un restauro,l'odontoiatra può intervenire con una terapia minimamente invasiva.
  • Pazienti Soddisfatti

  • Sonde particolari impediscono lesioni allo smalto.
  • Mantenere intatte le sostanze sane del dente avvalendosi anche di strumenti minimamenti invasivi (inserti SONICflex).
  • Eliminando la necessità di radiografie diminuiscono le esposizioni ai raggi x.
  • Psicologicamente favorevole, soprattutto per i bambini e per pazienti notevolmente paurosi.
  • Facilita la scelta di una profilassi mirata al caso.
  • Valori di misurazione ottici o acustici rendono l'approccio più semplice e più comprensibile al paziente.
  • Risultati riproducibili e quantificabili permettono il controllo, la stabilizzazione o la documentazione di una carie.
  • L'efficienza ed i risultati fidelizzano il paziente.
  • 90% di percentuale di successo

    Secondo uno studio del PD Dr.Lussi dell'Università di Berna, le capacità di individuare patologie o danni del dente senza un macroscopico ed evidente coinvolgimento della superficie occlusare restano fino ad oggi inferiori alla percentuale di accertamento di DIAGNOdent.

    dente

    Intervento con KaVo DIAGNOdent

  • 1.Eliminazione di placca.
  • 2.Ascigatura del dente.
  • 3.Rilevamento del reperto (scansione della superficie del dente).
  • 4.Diagnosi (posssibilità terapeutiche):
  • dente2

    Comparison conventional - DIAGNOdent

    Con strumenti "normali", nella maggior parte dei casi, non è possibile il sondaggio nelle fessure a forma di goccia. Il grande vantaggio di DIAGNOdent è determinato dalla irradiazione fluorescente a livello delle fessure, in quanto la luce laser viene riflessa attraverso gli spazi più ristretti. Reperi precisi senza esposizione ai raggi x.

    funzionamento diagnosi strumentale

    Come agisce KaVo DIAGNOdent

    L'irradiazione avviene mediante un diodo laser la cui luce, attraverso un fotoconduttore e una sonda, viene direzionata sul punto cariogeno. La sostanza alterata del dente, sollecitata, diventa fluorescente. La risposta alla radiazione fluorescente genera un'onda riflessa che, riconvogliata nel fotoconduttore, elaborata da un dispositivo elettronico di valutazione (fotocellula), emette il risultato per mezzo di un segnale acustico e visualizzato sul display.

    perio probe sonda

    Perio Probe - profilassi Perio sicura e affidabile

    La sonda Perio come aiuto per l'individuazione della carie DIAGNOdent vi permette di rintracciare la placca in modo più approfondito che con gli esploratori convenzionali e consente anche una pulizia più delicata, perchè ora occorre solo una seduta di pulizia sul sito effettivo della placca. Questo vi risparmia tempo.

    Caratteristiche

  • Motivare il paziente prima della strumentazione.
  • Controllare la placca residua per verificare il buon esito della pulizia radicolare.
  • Usare per le visite di controllo.
  • La placca viene individuata anche nelle tasche più profonde.
  • Affidabile, indipendentemente dal sangue o dalla saliva.
  • Individuazione indolore grazie alla fluorescenza laser.
  • Lo schermo audio-digitale visualizza la individuazione visivamente e acusticamente.
  • Confermabile

    grafico placca residua

    L'indice di sanguinamento postoperatorio migliora la profondità delle tasche è notevolmente ridotta. Lo hanno provato i risultati dello studio clinico del Prof.Frentzen dell'Università di Bonn.

    Individuazione della placca residua

    Con DIAGNOdent è stata trovata più placca che con un esploratore parodontico tradizionale (n=3174 superfici individuate). Le individuazioni di vari dentisti con DIAGNOdent sono state più coerenti.Sanguinamento nelle tasche parodontali prima e 3 mesi dopo la pulizia radicolare.I pazienti esaminati con DIAGNOdent avevano una maggiore riduzione dell'indica di sanguinamento (BOP[s1])(n=3174 superfici individuate).Sondaggio della profondità delle tasche prima e 3 mesi dopo la pulizia radicolare.I pazienti esaminati con DIAGNOdent avevano una maggiore riduzione nel numero di tasche profonde (>4mm, n=3174 superfici individuate).

    Sommario

    Con DIAGNOdent si può ottenere una pulizia ben mirata e approfontita delle tasche.

  • Il rapporto acustico e visivo di DIAGNOdent rende il processo trasparente per il paziente. Questo comporta un'accertazione migliore. Il monitoraggio obiettivo con DIAGNOdent getta luce sul progresso terapeutico del paziente.
  • grafico sansuinamentografico sondaggio profondita
  • Carie Dentale

    la carie dentale

    La carie è una patologia ad eziologia infettiva, a patogenesi multifattoriale, caratterizzata da una lesione di demineralizzazione della struttura del dente. Ad oggi, ventunesimo secolo, è un processo metabolico reversibile. In pratica : (demineralizzazione) quando lo zucchero ed altri carboidrati fermentabili, raggiungono i batteri presenti nel cavo orale questi formano acidi che iniziano a dissolvere lo smalto e si forma una lesione dovuta alla perdita di calcio e fosfati. Quando il consumo di carboidrati cessa, la saliva può lavare via gli zuccheri e tamponare gli acidi. Il calcio e i fosfati possono entrare nuovamente nello smalto (remineralizzazione). La cavitazione si forma quando la deminerlizzazione batte la remineralizzazione. Si comprende quindi che la bocca, denti e saliva, costituiscono un sisteme con scambi continui.