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l'importanza della prevenzione

Prevenzione

la prevenzione

L'odontoiatria moderna, come la medicina in generale, si fonda sul principio "prevenire è meglio che curare". Per effettuare una corretta prevenzione delle malattie del cavo orale è necessario conoscere le cause che la determinano. Prevenzione è un concetto molto vasto a tutt'oggi, non relegato solo all'età infantile, ma a tutte le età e quindi molti sono i collegamenti tra le patologie orali e varie malattie sistemiche. I livelli di prevenzione della carie dentaria e delle parodontopatie sono tre:

  • 1. Prevenzione Primaria: controllo delle cause per far si che la malattia non si presenti;
  • 2. Prevenzione Secondaria: attraverso controlli periodici del dentista, si possono identificare i cari iniziali, gengiviti iniziali, una predisposizione famigliare alle parodontopatie, intercettare una malocclusione, elaborare protocolli particolari in corso di malattie sistemiche quali diabete, osteoporosi, disturbi cardiovascolari, ecc.
  • 3. Prevenzione Terziaria: interventi terapeutici mirati a curare i danni già in atto arrestando la progressione di forme croniche come le parodontopatie.
  • E' chiaro che la prevenzione primaria assume sempre più importanza oggi, si raggiungono obiettivi di prevenzione e di mantenimento della salute orale inimmaginabili fino a poco tempo fa, grazie anche a metodiche diagnostiche innovative (Diagnodent - Ozonoterapia Dentale - Test Microbiologici).

    In ogni caso la prima regola:

    "Eliminare la placca batterica da denti e gengive"

    Prima di tutto bisogna svolgere una azione di educazione al paziente sulle dieci regole dell'igiene orale:

  • 1. Spazzola i denti per almeno due minuti dopo ogni pasto (timer);
  • 2. Cambia lo spazzolino spesso (circa ogni 2 mesi);
  • 3. Passa lo spazzolino sui denti anteriori e posteriori allo stesso modo;
  • 4. Utilizza dentifricio fluorato. Il fluoro ha azione protettiva, antisettica, remineralizzante sullo smalto.
  • 6. Compra spazzolini a durezza media;
  • 7. Effettua lo spazzolamento dei denti inclinando di 45° lo spazzolino rispetto all'asse del dente e muovilo verticalmente con azione rotatoria dalla gengiva verso il dente;
  • 8. Spazzolando con la mano dstra fai attenzione a non trascurare alcune zone dell'arcata soprattutto l'interno della superiore destra;
  • 9. Passa il filo interdentale, e pulisci la lingua (prevenire disturbi alitosi);
  • 10. Rispettando queste regole non è necessario usare colluttori, essi servono solo per la cura e la prevenzione di disturbi particolari;
  • le regole della prevenzione le regole della prevenzione le regole della prevenzione le regole della prevenzione le regole della prevenzione

    L'alitosi

    L'alitosi è un disturbo molto frequente nella popolazione mondiale, dalle forme più eclatanti e persistenti a quelle più leggere e transitorie si stima che oltre il 50% delle popolazione mondiale ne sia affetta. Può avere origini diverse, a volte è causata da malattie sistemiche (ernia iatale, cirrosi epatica, diabete mellito) ma più spesso è espressione di problemi del cavo orale: dalla tendenza a formare una spessa patina bianca sulla lingua, alle parodontopatie infiammatorie con tasche gengivali in cui i germi capaci di produrre i gas responsabili.

    Alitosi Transitoria

    Nell'alitosi transitoria il disturbo è temporaneo e si può ricondurre con precisione a determinati fattori: consumo di alimenti cosidetti alitogeni come aglio, cipolla e alcune spezie, consumo di alcool (anche quello contenuto in alcuni farmaci), assunzione di farmaci che comportano l'immissione di sostanza alitogene nel torrente sanguigno e di qui nell'aria espirata, di farmaci che diminuendo la quantità di saliva disponibile per la funzione di autodetersione all'interno della bocca incoraggiando la moltiplicazione batterica, nel corso di un digiuno prolungato, al risveglio mattutino (alito da cattivo risveglio).

    Anche in queste due ultime situazioni la causa del maleodore orale va ricercata nella diminuzione della salivazione e perciò dalla sua azione di risciacquo e diluizione dei composti volatili solforati e aumento del PH all'interno del cavo orale. Una condizione di alcalinità all'interno della bocca favorisce la produzione di composti solforati responsabili dell'emissione di fiato maleodorante. In tutti questi casi l'alitosi ha una causa ben individuabile e scompare dopo la sua eliminazione, mettendo l'individuo nella condizione di controllare da solo il suo problema.

    Alitosi Persistente

    Quando, invece, ci troviamo di fronte ad un'alitosi persistente, il problema si fa più complesso e richiede un'anamnesi completa e scrupolosa che ci permetta di ricondurlo a patologie che riguardano esclusivamente la bocca oppure che coinvolgono l'organismo nel suo insieme.

    Chiariamo subito che l'alitosi dipendente da malattie generali riguarda solamente il 10% dei soggetti che lamentano questo disturbo e aggiungiamo che normalmente non è il primo sintomo che questi avvertono. Molte persone ritengono che l'alito cattivo possa dipendere da patologie dell'apparato digerente e che proprio per questo non ci sia nulla da fare: è importante sapere che solo l'1% degli individui affetti da alitosi hanno problemi a livello di sistema digerente! L'alitosi da cause gastriche è molto rara e richiede un funzionamento errato del cardias, lo sfintere che separa lo stomaco dall'esofago, con reflusso esofageo.

    Malattie sistemiche in grado di provocare alitosi sono il diabete mellito, l'insufficienza renale cronica, e patologie gravi per l'alterazione dei normali equilibri matabolici, ma si tratta del 2/3% dei casi. Più frequentemente delle altre malattie, quelle otorinolaringoiatriche, sinusiti e tonsilliti ad esempio, possono comportare alito sgradevole per la presenza di essudato e colonie batteriche nel cavo orale o in zone che comunicano con questo ma rappresentano comunque un'esigua quantità dei casi di alitosi rispetto a qeulli che dipendono da problemi di pertinenza odontoiatrica. Nelle cripte tonsillari, che si presentano come cavità tortuose, possono accumularsi detriti organici che una volta colonizzati da batteri produttori di composti solforati danno luogo al fenomeno dell'alitosi e che in alcuni casi, calcificando, provocano la produzione di tonsilliti

    DIAGNODENT

    diagnosi laser
  • Individure la carie con il laser.
  • Con la sonda laser: esame facile, veloce e indolore.
  • Diagnosi precoce di alterazioni patologiche come ad esempio lesioni iniziali, demineralizzazioni, modifiche dello smalto e carie dei solchi.
  • Intervento tempestivo minimamente invasivo con il massimo rispetto della sostanza sana del dente.
  • Monitoraggio della carie: profilassi adeguata.
  • Funzionamento semplice.
  • percentuale di successo

    Prevenzione invece di Preparazione

  • Il paziente è diventato maggiormente consapevole de suo buon stato di salute e dell'importanza di mantenere sani i propri denti.
  • L'odontoiatra deve poter essere in grado di riconoscere la più minuscola lesione cariosa.
  • Una diagnosi tempestiva e completa permette di pianificare rapidamente la terapia adeguata.
  • Se è necessario procedere con un restauro,l'odontoiatra può intervenire con una terapia minimamente invasiva.
  • Pazienti Soddisfatti

  • Sonde particolari impediscono lesioni allo smalto.
  • Mantenere intatte le sostanze sane del dente avvalendosi anche di strumenti minimamenti invasivi (inserti SONICflex).
  • Eliminando la necessità di radiografie diminuiscono le esposizioni ai raggi x.
  • Psicologicamente favorevole, soprattutto per i bambini e per pazienti notevolmente paurosi.
  • Facilita la scelta di una profilassi mirata al caso.
  • Valori di misurazione ottici o acustici rendono l'approccio più semplice e più comprensibile al paziente.
  • Risultati riproducibili e quantificabili permettono il controllo, la stabilizzazione o la documentazione di una carie.
  • L'efficienza ed i risultati fidelizzano il paziente.
  • 90% di percentuale di successo

    Secondo uno studio del PD Dr.Lussi dell'Università di Berna, le capacità di individuare patologie o danni del dente senza un macroscopico ed evidente coinvolgimento della superficie occlusare restano fino ad oggi inferiori alla percentuale di accertamento di DIAGNOdent.

    dente

    Intervento con KaVo DIAGNOdent

  • 1.Eliminazione di placca.
  • 2.Ascigatura del dente.
  • 3.Rilevamento del reperto (scansione della superficie del dente).
  • 4.Diagnosi (posssibilità terapeutiche):
    • Controllo e ripetizione dell'esame.
    • Misure profilattiche-controllo dei risultati ottenuti.
    • Preparazione cavitaria - controllo di eventuale carie residua.
    dente2

    Comparison conventional - DIAGNOdent

    Con strumenti "normali", nella maggior parte dei casi, non è possibile il sondaggio nelle fessure a forma di goccia. Il grande vantaggio di DIAGNOdent è determinato dalla irradiazione fluorescente a livello delle fessure, in quanto la luce laser viene riflessa attraverso gli spazi più ristretti. Reperi precisi senza esposizione ai raggi x.

    funzionamento diagnosi strumentale

    Come agisce KaVo DIAGNOdent

    L'irradiazione avviene mediante un diodo laser la cui luce, attraverso un fotoconduttore e una sonda, viene direzionata sul punto cariogeno. La sostanza alterata del dente, sollecitata, diventa fluorescente. La risposta alla radiazione fluorescente genera un'onda riflessa che, riconvogliata nel fotoconduttore, elaborata da un dispositivo elettronico di valutazione (fotocellula), emette il risultato per mezzo di un segnale acustico e visualizzato sul display.

    perio probe sonda

    Perio Probe - profilassi Perio sicura e affidabile

    La sonda Perio come aiuto per l'individuazione della carie DIAGNOdent vi permette di rintracciare la placca in modo più approfondito che con gli esploratori convenzionali e consente anche una pulizia più delicata, perchè ora occorre solo una seduta di pulizia sul sito effettivo della placca. Questo vi risparmia tempo.

    Caratteristiche

  • Motivare il paziente prima della strumentazione.
  • Controllare la placca residua per verificare il buon esito della pulizia radicolare.
  • Usare per le visite di controllo.
  • La placca viene individuata anche nelle tasche più profonde.
  • Affidabile, indipendentemente dal sangue o dalla saliva.
  • Individuazione indolore grazie alla fluorescenza laser.
  • Lo schermo audio-digitale visualizza la individuazione visivamente e acusticamente.
  • Confermabile

    grafico placca residua

    L'indice di sanguinamento postoperatorio migliora la profondità delle tasche è notevolmente ridotta. Lo hanno provato i risultati dello studio clinico del Prof.Frentzen dell'Università di Bonn.

    Individuazione della placca residua

    Con DIAGNOdent è stata trovata più placca che con un esploratore parodontico tradizionale (n=3174 superfici individuate). Le individuazioni di vari dentisti con DIAGNOdent sono state più coerenti.Sanguinamento nelle tasche parodontali prima e 3 mesi dopo la pulizia radicolare.I pazienti esaminati con DIAGNOdent avevano una maggiore riduzione dell'indica di sanguinamento (BOP[s1])(n=3174 superfici individuate).Sondaggio della profondità delle tasche prima e 3 mesi dopo la pulizia radicolare.I pazienti esaminati con DIAGNOdent avevano una maggiore riduzione nel numero di tasche profonde (>4mm, n=3174 superfici individuate).

    Sommario

    Con DIAGNOdent si può ottenere una pulizia ben mirata e approfontita delle tasche.

  • Il rapporto acustico e visivo di DIAGNOdent rende il processo trasparente per il paziente. Questo comporta un'accertazione migliore. Il monitoraggio obiettivo con DIAGNOdent getta luce sul progresso terapeutico del paziente.
  • grafico sansuinamentografico sondaggio profondita
  • Ozonoterapia Dentale

    l'ozono per i bambini

    l'importanza dello heal ozoneE' una nuova tecnica per la cura dei denti da latte (e non solo...) su bambini poco collaboranti e pazienti adulti diversamente abili: l'Ozonoterapia

    Si affianca alle tecniche pedodontiche tradizionali una macchina generatrice di gas ozono e che consente di eseguire L'OZONOTERAPIA DENTALE con HEALOZONE. Caratteristica di tale terapia è di bloccare, con la massima delicatezza, anche nei soggetti più piccoli ed irrequieti, la progressione della carie, senza ricorrere ad anestesia e trapano.

    heal ozone

    L'ozono, sostanza già ben nota in medicina generale, genera una sterilizzazione nel tessuto carioso ed una sua eventuale rimineralizzazione. Ha caratteristiche antiinfiammatorie, analgesiche, immunostimolanti, di trofo-induzione ovvero promuove la rigenerazione dei tessuti! Ciò consente di rinviare cure più complete (o anche di evitarle, limitandosi a questo trattamento, anche ripetuto) con assenza di disturbi e di progressione della sintomatologia legata a queste lesioni cariose, troppo spesso così precoci... Peraltro le applicazioni del macchinario che produce ozono vanno al di là di questi casi. L'ozonoterapia aiuta ad essere molto più conservativi nelle cure dei denti e talora ad evitare devitalizzazioni anche in soggetti collaboranti, sia bambini che adulti. Ma è davvero formidabile l'idea di poter curare in questo modo dei piccoli pazienti che forse in alcuni casi, estremi, legati a sofferenze non arginabili, sarebbero destinati alla anestesia generale in ospedale e alla estrazione troppo precoce degli elementi da latte...

    Come funziona

    Pulizia

    Prima dell'intervento una pulizia professionale del dente con KaVo PROPHYflex.

    Misurazione

    Per verificare con successo la situazione alla seduta di controllo, eseguire la misurazione del dente interessato con KaVo DIAGNO-dent. A seconda del risultato del referto potrete scegliere tra un'ozonoterapia breve o un trattamento più lungo.

    Intervento

    In funzione del referto, erogare una quantità controllata di ozono con KaVo Heal Ozone sul punto affetto. Tempo del trattamento tra i 10 e i 40 secondi.

    Soluzione Rimineralizzante

    Interviene nella rapida rimineralizzazione del dente.

    la pulizia con ozone misurazione pre trattamento intervento con heal ozone soluzioni rimineralizzate