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la sicurezza dello studio

Implantologia

implantologia

E' una scienza con tracce che affondano nella storia.

Gli antichi Maya ricorrevano all'impianto, gli Etruschi legavano con fili d'oro i denti perduti a quelli artificiali

Nel Medioevo venivano eseguiti trapianti da un individuo all'altro.

Nei giorni nostri l'ausilio più grande è stato dato:

  • dal sistema di indagini diagnostiche con cui valutare la situazione del paziente per ridurre al minimo gli insuccessi.
  • dai nuovi materiali messi a disposizione per "costruire" gli impianti sempre di più all'insegna di una alta biocompatibilità
  • TAC specifiche per mascellare e mandibola, affiancano la calssica ortopanoramica. Essa da, in modo preciso, spessore dell'osso oltre all'altezza e soprattutto la QUALITA' e quindi le caratteristiche dell'osso per poter programmare interventi di sicurezza. Non solo: attraverso ricostruzioni tridimensionali, possibili all'esame TAC, possiamo anche avere la simulazione della morfologia delle strutture ossee in modo da possedere i modelli delle strutture che opereremo.

    In chirurgia implantare ci sono altri fattori da valutare in merito alle condizioni generali del paziente (cardiopatia, diabete, osteoporosi, altre malattie croniche).

    L'obiettivo fondamentale dell'implantologia moderna è ottenere quella che chiamiamo OSTEOINTEGRAZIONE (dal latino: fusione di un elemento all'osso) oggi possiamo mettere impianti anche dove osso non c'è in quanto esso può essere ricostruito. Non è un tecnica dolorosa, questo è nostro dovere nei confronti del paziente anche perchè abbiamo a disposizione tutti gli strumenti affinchè il paziente non soffra (anestetici di ultima generazione, terapie mediche antidolorifiche e antifiammatori,antibiotici,ecc.).

    Attualmente gli impianti sono in titanio puro o in lega di questo metallo e vediamo il perchè. Nell'organismo si crea una reazione di rigetto solo in presenza di proteine; quindi non ha luogo con i materiali implantari in cui le proteine sono assenti. Il titanio non provoca reazioni da corpo estraneo, ma ottiene con l'osso un legame diretto che è alla base dell'osteointegrazione, quindi il materiale è il fattore di successo nell'organizzazione tra tessuto osseo e impianto.

    la percentuale di insuccesso, per cause a volte non note e prevedibili, è contenuta in non più del 5%.

    Gli impianti in titanio, a volte, sono stratificati con ceramica di idrossilapatite (ceramica di fosfato di calcio) che genera una osteoconduzione (quindi una crescita ossea fuori dal tessuto osseo) altamente biocompatibili.

    Infine, quando si parla di imianti, si parla sempre di estetica, grazie ai nuovi materiali, in quanto hanno permesso riabilitazioni protesiche complesse con grandi ripercussioni psicologiche sulla socialità del paziente di questo secolo. I pazienti del terzo millennio non si rivolgono all'odontoiatra esclusivamante per liberarsi dal dolore, ma pretendono giustamente una funzionalità masticatoria efficiente con una estetica migliore per piacere e piacersi.

    Il concetto di estetica non si limita ai denti ma riguarda anche gengive, labbra, naso, occhi, ecc. I nuovi materiali sono di aiuto al professionista.

    zirconio

    Oggi lo zirconio è il metallo che associa la durezza dell'acciaio alla biocompatibilità del titanio con la novità del colore bianco e una trasparenza imile alla dentina naturale. I denti impiantati sono assolutamente simili ai naturali.

    Lo zirconio non è fuso come gli altri metalli dell'odontoiatria, esso viene fresato da una unità meccanica guidata da un computer dopo che uno scanner digitalizza l'immagine del dente da trattare.

    E' chiaro che è un programma di riabilitazione che include elaborazioni digitalizzate così raffinate è un'ottima garanzia per il paziente e costituisce motivo di soddisfazione anche al professionista nell'avere eseguito un protocollo così scientemente ineccepibile.