L'odontoiatria conservativa si propone di restaurare il dente danneggiato dalla carie o da un trauma attraverso otturazioni o ricostruzioni o, nella odontoiatria moderna intarsi e onlay. Anche in questo caso la ricerca ci ha fornito materiali di nuova generazione che si adattino a vari tipi di situazioni: nei denti da latte useremo principalmente un compomero a rilascio di fluoro, nelle cavità dell'adulto un composito altamente estetico, ma anche altamente adattabile, in modo da formare con il dente una unica entità, sacrificando meno tessuto sano possibile, in quanto si basa su sistemi adesivi. Si va fortemente verso una odontoiatria mini-invasiva. Branca basilare dell'odontoiatria, apre un capitolo infinito sulla abusata parola carie e sulla sua exio-patogenesi.
La carie è una patologia ad eziologia infettiva, a patogenesi multifattoriale, caratterizzata da una lesione di demineralizzazione della struttura del dente. Ad oggi, ventunesimo secolo, è un processo metabolico reversibile. In pratica : (demineralizzazione) quando lo zucchero ed altri carboidrati fermentabili, raggiungono i batteri presenti nel cavo orale questi formano acidi che iniziano a dissolvere lo smalto e si forma una lesione dovuta alla perdita di calcio e fosfati. Quando il consumo di carboidrati cessa, la saliva può lavare via gli zuccheri e tamponare gli acidi. Il calcio e i fosfati possono entrare nuovamente nello smalto (remineralizzazione). La cavitazione si forma quando la deminerlizzazione batte la remineralizzazione. Si comprende quindi che la bocca, denti e saliva, costituiscono un sisteme con scambi continui.
Essa è fondamentale, è una soluzione acquosa di elettroliti e sostanze organiche, prodotta dalle ghiandole salivari maggiori (parotide, sottomascellare e sottolinguare) cui si aggiungono ghiandolo accessorie e minori sparse su tutta la mucosa del cavo orale, tranne che nelle arcate dentarie. Di essa è importante misurare:
Le tecnologie di ultima generazione consentono di bonificare la carie senza trapano, senza iniezione e senza danni alla parte alta del dente. Il Diagnodent riconisce la carie allo stadio primario.
Il Rondoflex Plus agisce con tutta la sua forza per aprire con precisione le cavità, nel rispetto della sostanza sana del dente.
Essi sono il cardine dell'odontoiatria mininvasiva (essa viene coadiuvata da strumentazione rotante a bassissima velocità che le nuove tecnologie mettono a disposizione).
Parlare di Rondoflex solo come ausilio nella terapia minimamente invasiva per la bonifica della carie è certamente molto riduttivo. Il suo funzionamento è molto semplice: una quantità definita di particelle di polvere viene sollecitata ad elevata velocità in una corrente d'aria (air abrasion). Quando queste particelle entrano in contatto con la superficie del dente da trattare, la sostanza dentale cariata viene rimossa. Il lavoro resta però circoscritto alla zona da trattare per garantire la protezione della sostanza sana del dente.
Terapia particolarmente indicata nei bambini e nei giovani in quanto non traumatizza il paziente sensibile.
Ricapitolando gli usi del Rondoflex sono:
Tutto ciò rende il rondoflex un validissimo aiuto per una odontoiatria d'avanguardia.